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18/12/07

Nasce Statale Sostenibile



Statale Sostenibile è un progetto ideato e curato dai rappresentanti degli studenti di UniSì - Università a Sinistra dell'Università Statale di Milano.

I temi della difesa dell'ambiente sono ormai al centro dell'agenda di tutti gli Stati più avanzati. I paesi dell'ONU hanno recentemente scelto di darsi una road map che porti alla stesura del Trattato che sostituirà quello di Kyoto del 1997, a cui, a differenza di oggi, non aderirono gli USA, l'Australia e tutti i paesi non industrializzati.

In questi 10 anni la Comunità scientifica ha intensificato i suoi studi sui cambiamenti climatici e quasi tutti i paesi si sono convinti della necessità di prendere delle misure molto rapidamente. L'innalzamento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai e della calotta polare, i tragici cataclismi hanno spinto l'uomo a riflettere sulla sostenibilità della sua civiltà, basata principalmente sugli idrocarburi. Recentemente, l'impegno civile e l'afflato propagandistico di Al Gore sono stati premiati con il Nobel, mentre il rapporto Stern, consulente del ministro dell'economia inglese, ha messo in luce come ormai le misure volte a ridurre le emissioni di CO2 siano convenienti anche dal punto di vista economico, visto che i governi, se non le adottassero, sarebbero costretti nel giro di qualche decennio a spendere molto di più per riparare i danni portati dall'innalzamento delle temperature.

Intanto l'Università cosa può fare? A nostro parere, molto. In Università si formano i cittadini di domani: dare loro l'opportunità di conoscere il parere di scienziati su ciò che sta accadendo al nostro pianeta ci sembra fondamentale. Organizzeremo quindi dei cicli di incontri sui cambiamenti climatici, sulla mobilità sostenibile e sulle semplici misure per ridurre lo spreco di risorse e l'impatto ambientale della nostra vita quotidiana.

Oltre agli incontri aperti con scienziati e personaggi del mondo della cultura, sosterremo all'interno degli organi in cui siamo stati eletti misure volte a contenere gli sprechi e l'impatto ambientale delle strutture della nostra Università. Carta riciclata, uso del fronte-retro, regolazione dei termostati, riduzione dello stand-by delle apparecchiature elettroniche e raccolta differenziata.

Tramite questo blog ci proponiamo di discutere con voi delle misure più urgenti da adottare, delle iniziative che sarebbe bello intraprendere e in generale del ruolo che l'Università può avere nel promuovere l'attenzione al futuro dell'ambiente.

Marco Genre

3 commenti:

martina ha detto...

Volevo complimentarmi con tutti voi che avete creato questo blog; lieta di scoprire che c'è un barlume di speranza in noi giovincelli!Vi offro tutta la mia collaborazione. Bravi, bravissimi, non mi stancherò mai di ripeterlo!
a presto, Martina

Marco Genre ha detto...

Grazie Martina, se ci lasci un indirizzo e-mail ti informeremo sulle nostre prossime attività. Ci sono tante idee sul tavolo che vanno analizzate e programmate con calma.
Grazie mille dell'incoraggiamento!
genre.marco@fastwebnet.it

massimovalore ha detto...

davvero una bella idea, pubblicizzatela di più!!. volevo dirvi che io lo scorso anno (7 marzo 2007) scrissi questa lettera ai presidi di lettere e giurisprudenza della statale avete visto qualche risultato?!!

"Illustri presidi delle facoltà di Giurisprudenza e Lettere e Filosofia,

con la presente missiva via e-mail vorrei sensibilizzare le vostre persone ad uno spreco del tutto evitabile che tutti i giorni avviene nel nostro ateneo.
La mia attenzione si concentra sulla mancanza di sensibilità ambientale ed energetica che si manifesta in uno spreco di energia elettrica di notevoli proporzioni. In tutte le sale, le aule, i corridoi, i punti luce restano accesi per tutto il giorno, anche quando la luce del dì è sufficiente allo svolgimento delle normali attività.

Conoscete sicuramente che un tema di fortissima attualità è il risparmio energetico e che le bollette energetiche sono sempre più alte rappresentando una voce non indifferente nei costi di esercizio delle amministrazioni pubbliche.

Ritengo che possa essere sufficiente una maggiore sensibilità da portare nei consigli di facoltà chiedendo ai docenti, ricercatori e assistenti di avere più attenzione in un gesto semplicissimo come spegnere un interruttore e comunicando anche al personale ausiliario di avere maggiore sensibilità al tema.

Certo che le mie parole non resteranno inascoltate porgo Distinti saluti"