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22/12/08

Energia rinnovabile ad Impatto Zero

Da oggi possiamo utilizzare energia rinnovabile per la casa a zero emissioni di CO2.

Di cosa si tratta? Statale Sostenibile insieme al Baniano (www.baniano.com) ti segnala ZeroE people la prima offerta di energia elettrica eco-responsabile, nata grazie all'accordo tra LifeGate e Edison. Aderendo si fa bene all'ambiente due volte: primo perché l'energia è ottenuta solo da fonti rinnovabili; secondo perché produzione, trasporto e vendita sono ad Impatto Zero (vedi www.lifegate.it/energiarinnovabile/faq_people.php)

Se paghi tu la bolletta puoi scegliere; se invece sei in affitto o abiti coi tuoi, parlane con il proprietario di casa o con i tuoi genitori e convincili a cambiare. Le caratteristiche essenziali:
  • Energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico)
  • Stesso prezzo del mercato di maggior tutela
  • Nessun costo di attivazione o trasferimento (gestito automaticamente da Edison)
  • Nessun intervento sul tuo impianto (non è necessario cambiare il contatore)
  • Possibilità di recedere in qualsiasi momento gratis e tornare al precedente fornitore
Come amico di Statale Sostenibile in più puoi avere uno sconto del 5% sulla componente energia! Ricorda di comunicare il codice convenzione LGER-0002 e risparmierai aiutando la natura.

Cambiare è facile, basta chiamare il numero verde 800 333 222 (attivo 24 ore su 24) per chiedere maggiori informazioni o sottoscrivere a voce. Serve solo qualche minuto di pazienza e l'ultima bolletta a portata di mano. Oppure via web dal link:

Anche tu puoi fare qualcosa di semplice e concreto per costruire un mondo più pulito e attento all'ambiente.
Tante piccole scelte fanno una grande scelta.

09/12/08

Martedì 16 dicembre partecipa al convegno sulle emissioni di Co2!




Segnalo un interessante convegno organizzato dal VAS (vaslombardia.org/home) sulle emissioni di CO2 in Italia e nel mondo.

L'incontro si terrà nella sede del Touring Club di Corso Italia e durerà tutta la giornata di martedì 16 dicembre.

Alle ore 9.00 ci sarà la registrazione dei partecipanti e alle 9.30 i lavori inizieranno con una sessione dedicata allo stato attuale dei provvedimenti legislativi relativi al contenimento delle emissioni di Co2. In seguito, alle 11.50, si parlerà dell'auto ecologica (elettriche, ibride, metano, idrogeno). Infine, nel pomeriggio, a partire dalle 14.00 si affronterà il tema del risparmio energetico. I lavori si concluderanno alle 16.15.

Per iscriversi alla giornate, è possibile registrarsi mandando una e-mail a segreteria@vaslombardia.org

Sarà comunque possibile iscriversi direttamente nella sede dell'incontro fino ad esaurimento posti.

Partecipate numerosi!

07/12/08

A Milano è partito il bike-sharing: ora ci vuole il bike-riding





"Hai voluto l'auto? Adesso pedala!" recitano alcuni dei manifesti che in questi giorni sono comparsi a Milano per pubblicizzare la nascita del bike-sharing, il sistema di condivisione di biciclette pubbliche già sperimentato con grande successo in molte città europee come Parigi, Londra, Lione e Barcellona.

Se i numerosi ciclisti milanesi potessero rivolgere un appello all'Assessore Croci e alla sua Giunta, riprenderebbero lo stesso proverbio mutandolo in "Hai voluto il bike-sharing? Adesso costruisci le piste ciclabili!".

Sì, perché se tutti noi siamo molto contenti dell'ottimo passo avanti costituito dal bike-sharing, non possiamo non pretendere che esso sia soltanto l'inizio di una strategia tesa a valorizzare e incentivare l'uso della bicicletta. Non possiamo accontentarci del fascino evocativo del termine "bike-sharing", inglese e di conseguenza moderno, innovativo, trendy, up-to-date e via discorrendo.

Anche perché i tanti milanesi che capiscono l'inglese sanno bene che non basta che una bicicletta sia "shared", condivisa. Una bicicletta deve poter essere "ridden", utilizzata, se no uno dello "sharing" se ne fa ben poco. La priorità per chi usa la bicicletta non è un servizio che aiuti a condividerla, ma una rete di piste ciclabili che permetta di utilizzarla.

E ci dispiace constatare che, ad oggi, se si eccettuano alcuni microscopici segmenti, a Milano le piste ciclabili non esistono. Con il risultato che quel 5% di milanesi che si sposta in bici (poco rispetto alle altre città europee, incredibilmente tanto se si pensa alle condizioni di traffico con cui si trovano a fare i conti) è quotidianamente costretto ad inspirare i gas di scarico delle auto ferme in coda e a rischiare di farsi investire da un'automobile (nella strada) o insultare da un pedone (sul marciapiede). La bicicletta è insomma ostacolata, come se fosse la fissa di pochi ultra-ecologisti e non un'abitudine consolidata e incentivata ormai in tutte le città europee e non solo (in California recentemente è stato deciso un aumento della busta paga per chi prende la bici).

Inutile stare a ripetere i benefici della bicicletta: zero inquinamento, zero costi, maggiore velocità negli spostamenti, enormi benefici per la salute (riduzione del rischio di malattie cardiovascolari).

Il resto delle città europee se ne è accorto e ha costruito reti capillari di piste ciclabili. Milano, grazie forse anche alla vetrina mediatica offerta dall'EXPO, per non essere da meno ha deciso di lanciare il bike-sharing. Ora però deve lanciare il bike-riding, ovvero la possibilità di muoversi in bicicletta senza problemi.



Il panorama di Amsterdam:




E quello di Milano: