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19/04/08

In bici, in tram e in autobus a Milano: ne parliamo con l'Assessore Croci il 7 maggio



Statale Sostenibile vi invita all'ultimo dei suoi tre incontri, che metterà al centro il tema sempre più attuale della mobilità sostenibile. Le prime due lezioni hanno trattato rispettivamente le evidenze scientifiche dell'influenza dell'attività umana sui cambiamenti climatici e il futuro dell'energia dopo l'imminente esaurimento delle fonti fossili.

Il 7 maggio, alle ore 15.30, in aula 104, potrete assistere al gran finale. L'importanza dell'incontro sulla mobilità sostenibile non risiede soltanto nella massima competenza dei tre oratori (Il Prof. Croci, la Prof.ssa Treu del Politecnico e il Prof. Torricelli) ma anche in una assoluta novità che contraddistinguerà l'evento.

Al termine della relazione dei tre invitati, leggeremo al Prof. Croci, Assessore ai trasporti del Comune di Milano le domande che potete rivolgergli tramite questo blog.


Un'occasione concreta per gli studenti di far sentire la loro voce su temi che toccano direttamente la nostra vita quotidiana: sistema del traporto pubblico, collegamenti tra Milano e hinterland, fruibilità delle piste ciclabili, frequenza e puntualità delle corse, etc.. Sono inoltre ben accette le vostre proposte e i vostri suggerimenti su come mettere Milano al passo con le altre città europee anche per quanto riguarda il traporto e la viabilità. Non soltanto un cahier des doléances, quindi, ma una sorta di resoconto delle opinioni e delle idee degli studenti della Statale sulla mobilità di Milano.

Cercate, se possibile, di essere mirati e precisi nei vostri interventi. Le 10 domande e/o considerazioni più interessanti saranno lette all'Assessore Croci durante l'incontro e stampate in un documento che gli consegneremo.

Ovviamente speriamo di vedervi partecipare di persona ad un incontro che si prennuncia formativo e avvicente.

Vi aspettiamo per il 7 maggio, alle ore 15.30, in aula 104.

A presto!

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Assessore,
sono uno studente dell'Università e un assiduo utilizzatore dei mezzi pubblici.
Spesso sento la gente che si lamenta alla fermata del tram, modo tutto italiano di (non) risolvere i problemi; premetto che sono abbastanza contento di come funzionano, perché riesco quasi sempre ad arrivare dove mi ero prefisso.
Ebbene, anche io però sento i disagi delle lunghe attese (oggi, per l'attesa di 5 diversi mezzi, complessivamente 55 minuti, sotto l'acqua), della lentezza dei mezzi di superficie nel traffico (ogni mattina mediamente 45 minuti per fare 5 km), della folla stipata a livelli inverosimili; e siccome non voglio essere distruttivo, faccio le mie proposte.
Apprezzo molto, devo dire, la politica Moratti della costruzione di nuove linee metropolitane.
Ma siamo sicuri che la situazione attuale basti, a convincere adulti dotati di automobile a lasciarla a casa, sfidando il freddo, le intemperie e i tempi di percorrenza? Perché sono convinto che la sfida sia quella, di rubare utenti alle automobili.
E ciò si può fare a patto di abbattere quasi a zero i costi degli abbonamenti, di raddoppiare le corse, di riscaldare le vetture, di creare miriadi di corsie riservate.
Ci vuole, da questo punto di vista, una politica rivoluzionaria, che affiancata ad Ecopass, penso che potrebbe avere grandi risultati sulla complessiva vivibilità dell'area metropolitana in cui viviamo.
Cordialmente,
Emanuele Osimo

Unknown ha detto...

gentile assessore,
è da molti anni che faccio il pendolare da como a milano e ho sempre utilizzato i mezzi pubblici e soprattutto la bicicletta. mi sono sempre chiesto
perchè non abbiamo il coraggio di rendere la città davvero più ordinata e veloce togliendo i posteggi delle auto dai marciapiedi e aumentando le piste ciclabili? perchè anche dove si potrebbe disciplinare a costo zero, con semplici righe, la viabilità di bici, pedoni e mezzi privati come nella zona tra Cairoli e Duomo non lo facciamo? non sente la responsabilità di dover dare delle risposte affinché nessuno più possa morire per il semplice fatto di usare una bicicletta? che l'arrivo dell'Expo sia la volta buona?
mi auguro che queste domande non restino nel dimenticatoio ma ad esse seguano provvedimenti concreti
cordialmente
alessio fionda

DavideRonchi ha detto...

Professor Croci

Partendo dal concetto che la vivibilità di un sistema urbano va di pari passo al livello di qualità di servizi erogati al cittadino, all'incisività delle politiche che vengono stese a tal fine e ad un'altra miriade di provvedimenti atti a soddisfare il bene pubblico, la situazione milanese in merito alla soddisfazione del bisogno di mobilità è piuttosto disarmante.
Non solamente a livello di percezione.

Questa non è un opinione soggettiva, è un dato di fatto: dal 2004, Giancarlo Cimoli è Presidente e amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. Due anni dopo, nel 2006, il bilancio dell'azienda è disastroso: in passivo di circa 2 miliardi di euro, triplicando le perdite del 2005.
La pulizia dei treni è in fondo a tutte le classifiche assieme alla puntualità, assieme alla diminuzione del numero degli addetti e l'aumento degli orari di lavoro. Su richiesta di Padoa Schioppa, il 6 settembre 2006, Giancarlo Cimoli si dimette dalla dirigenza di FS, per l'evidende inettitudine gestionale, e come per magia, viene nominato in data 26 aprile 2007 Presidente dell'Atm Milano su proposta del sindaco di Milano Letizia Moratti.

Perchè?
Dal 2007, Cimoli è membro del Consiglio di Gestione di Banca Intesa-San Paolo.
La banca è azionista in Telco, la holding che da ottobre 2007 possiede la maggioranza relativa di Telecom Italia, nella quale,tra i consiglieri, spicca Massimo Moratti il quale inoltre è consigliere di Pirelli assieme Tronchetti Provera che ne è presidente, oltre ad essere stato fino a settembre 2006 nel cda di telecom.
Riepilogando, Cimoli, è presidente dell'atm su volontà di Letizia Moratti,cognata di Massimo Moratti che è consigliere di telecom, il cui azionista di maggioranza è un'azienda, la Telco, tra i cui azionisti vi è Intesa SanPaolo, gestita dallo stesso Cimoli.
Un po contorto ma mi pare che rifletta appieno il palese conflitto d'interessi.

Ed oltre a questo, Cimoli non è già troppo impegnato a gestire una banca?

Adesso è giustissimo e costruttivo chiedersi quale tipo di sviluppo possiamo auspicare per Milano, ma è anche legittimo che noi tutti possiamo godere di una gestione efficiente di un settore cruciale, quale è la mobilità pubblica.
Basta andare nelle altre città europee per rendersi conto di cosa sia LA mobilità.
Le soluzioni per restituire alla città un sistema serio sono innumerevoli, sono sicuro che potremmo vivere in un idillio se ci fosse una volontà politica ferrea.
Ma come possiamo sperare di migliorare lo status quo, se ai vertici dell'atm vi è un'incapace e il governo non assegna le nomine in base a stretti criteri di meritocrazia invece che in base ad inciuci ed interessi?
Qual'è il suo commento in merito?

davideronchi ha detto...

Okkei, mi scuso per l'errore madornale: tutto quello che ho scritto su Cimoli è in realtà attribuibile ad Elio Catania, presidente dal 2004 delle FS. Cimoli non c'entra proprio niente!Almeno credo! La mia domanda all'assessore Croci rimane dunque la stessa.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Assessore,
è apprezzabile ogni intervento che il Comune di Milano fa e farà per favorire un miglioramento dei mezzi di trasporto pubblico in città e la realizzazione di piste ciclabili.
Il problema principale però, e a mio parere, sarà quello di "indirizzare" i pendolari e i milanesi al minor utilizzo delle proprie vetture. Ma in questo caso non sarà una "battaglia" facile, visto che l'auto si è integrata negli usi&costumi degli italiani.
Qualche mio consiglio:
- imporre una tassa (non simbolica e non valida solo durante i giorni feriali come succede ora con l'Ecopass ma sempre) di importo rilevante (15 Euro?) per tutti coloro che entrano nel Comune di Milano dall'hinterland;
- aumentare le corse dei mezzi di collegamento extraurbano e urbano e senza più la distinzione tra orario invernale, estivo e di agosto;
- investire a livello prioritario sulla realizzazione di corsie preferenziali per i mezzi ATM, aumento mezzi di trasporto e ovviamente dei conducenti: migliorare il trasporto pubblico di riflesso determinerebbe infatti anche un miglioramento dal punto di vista ambientale (vivibilità della città, aria meno inquinata, ecc.);
- aumentare il costo biblietto per l'uso dei mezzi anche a 2 euro con durata di 2 ore (il problema non è il costo del biglietto, ma il servizio che viene dato);
- impedire la sosta selvaggia delle auto dove vengono realizzati i parcheggi (esempio: in P.za Maciachini dove sta per essere realizzato, seppur in ritardo perchè mi pare doveva essere finito a marzo, il parcheggio di interscambio, sarebbe "logico" bonificare la mezzeria in viale Marche tra Maciachini e V.le Zara, realizzando una pista ciclabile o delle aree verdi e vietandone il parcheggio alle auto come avviene ora che imbruttiscono il Viale stesso, che ha già grossi problemi di traffico giornaliero).
Spero che l'occasione Expo2015 possa effettivamente aiutare a realizzare non solo colate di cemento, ma anche migliorare la ns quotidianeità, in cui vivono non solo i cittadini normali ma anche tutti Voi che governate la città.
Distinti saluti Marco C.

Manager didattico ha detto...

Con tutti i soldi che arriveranno per l'EXPO, mi piacerebbe:

1 che Milano venga dotata di una pista ciclabile che la percorra in lungo e in largo,
2 che sia indetto un concorso per posteggi per bici rispettosi dell'architettura milanese (meno osceni di quelli sistemati in Piazza Liberty) e magari diversi a seconda della zona dove vengono realizzati
3 che in ogni strada o fermata della metropolitana e in centro ci siano parcheggi per bici
4 che le strade di Milano siano dotate di fioriere, date in gestione a ditte per farsi la loro pubblicità, ma gestite da un ente comunale che ne controlla centralmente l'ambientazione (vi ricordo che ai giardini pubblici c'erano le serre comunali: il servizio potrebbe essere ripristinato, facendo pagare il verde alle ditte che ne curano l'efficienza)
5 che i mezzi pubblici siano più piccoli (tipo radiobus), ma molto più frequenti
6 che vengano terminati i lavori dei parcheggi per auto, che da decenni sono fermi (vedi puntata di Report del 4/5/2008)
7 che i vari lavori che verranno fatti in tutti i settori della Milano Expo permettano ai ragazzi che stanno studiando nelle varie facoltà di effettuare stage di formazione e tirocini sotto la direzione degli studi di ingegneria, trasporti, architettura e paesaggio cui le opere sono appaltate
8 che vi siano trasparenza nell'assegnazione delle opere, rispetto dei costi e dei tempi, attenzione al risparmio energetico e all'inquinamento
9 che accanto ad opere di edilizia residenziale siano previste in anticipo le infrastrutture e i servizi che le rendano vivibili ed abitabili (centralità a tutti gli effetti: trasporti efficienti, negozi vivibili, opere destinate alla socializzazione, verde)
10 che vengano progettate e realizzate nuove vie di trasporto veloce (metropolitana 4, 5 e 6)
Cordialmente
Gemma Assante

Unknown ha detto...

Segnalo che Fondazione RCM - Rete Civica di Milano e Fiab Ciclobby onlus il 24/04/2008 hanno annunciato http://www.sicurezzastradale.partecipaMi.it : l'iniziativa per promuovere una sicurezza partecipata a Milano, con la collaborazione e il coinvolgimento dei cittadini dando loro la possibilità di contribuire al Tavolo permanente sulla sicurezza stradale del Comune di Milano con contributi raccolti via rete... si possono segnalare i punti critici per la sicurezza stradale di Milano mediante discussioni localizzate sulla mappa della città... vedi ultima news ( http://www.partecipami.it/?q=node/4436 ) di partecipaMi e il Comunicato Stampa ( http://www.partecipami.it/files/SicurezzaStradale.pdf ) di presentazione.

Elisa Milani

Anonimo ha detto...

Sono uno studente attualmente in Erasmus in Finlandia. Tra le tante altre cose che mi hanno stupito qua, ho avuto modo di vedere e vivere la leggendaria efficienza scandinava,in particolare nell'ambito della mobilità urbana e sostenibile: piste ciclabili dappertutto, parcheggi attrezzati per le biciclette in ogni luogo pubblico, e soprattutto una cultura della bici, in cui il ciclista è rispettato, stimato e agevolato per la sua scelta, e per questo incentivato nel mantenerla. Mi chiedo, quando anche in Italia si capirà che è tutta questione di cultura? Benessere non vuol dire che ogni famiglia italiana debba avere la macchina (o magari 2 o 3), cosa che porterebbe conseguenze numerose e dannose (basti pensare alla salute personale, all'inquinamento, al traffico) bensì che abbia la possibilità di muoversi in maniera alternativa, consapevole e responsabile, verso l'ambiente, se stessi e il prossimo. E questo si ottiene a mio parere con un lento e graduale percorso di insegnamento e di sensibilizzazione (supportato da infrastrutture adeguate) che deve essere in primo luogo portato avanti dalle istituzioni, in quanto prime responsabili e gestrici del bene pubblico.

Anonimo ha detto...

Basterebbe poco
Se togliessimo le macchine dalle strade allora ci sarebbe piu' posto per le bici e il traffico diventerebbe + scorrevole.

A mio avviso quello che incide molto nel traffico di Milano e' dovuto dalle macchine parcheggiate.

Se si togliessero tutte le macchine parcheggiate si creerebbero spazio per un traffico + fluido e forse anche spazio per piste ciclabili.

Dove le mettiamo le macchine che stavano sulla strada ?
Potremmo metterle sotto la strada !

Il comune si dovrebbe occupare di fare dei box sotterranei che poi venderebbe ai cittadini residenti "prezzo di costo"
That's all Folks
Tom

Anonimo ha detto...

Gentile Assessore Croci,

in questi anni vissuti da pendolare tra Milano e l'hinterland, ho potuto notare che la cerchia più stretta di Milano è ben servita e mi sembra sicura.
Ma allargando lo sguardo verso le linee della circonvallazione la situazione peggiora e parecchio: degrado e sporcizia.

Le linee di collegamento di superficie verso e da Milano sono le più lente, le più sporche e dopo le sette non è un piacere utilizzarle.
Stesso discorso per la metropolitana: lasciati i punti di maggiore interscambio si svuota e non è piacevole arrivare al capolinea, dove si deve prendere un altro mezzo.

Vede Assessore i problemi sono tanti, quello che manca ormai da troppo tempo secondo me è la cultura del rispetto per le persone; spero di vedere presto realizzati progetti per piste ciclabili, con bici eventualmente a noleggio gratuito, per incentivarne l'utilizzo.
Sarebbe utile fare dei corsi anche nelle scuole perchè i bambini imparino a rispettarsi e rispettare l'ambiente in cui vivono per stare meglio, in molti paesi lo hanno già fatto.

Non pensa che forse chi progetta dovrebbe essere l'utilizzatore finale del mezzo o almeno chiedersi a chi può essere utile?

Secondo me facendo un passo alla volta e con tanta buona volontà si può arrivare lontano e dare a Milano un volto diverso: non più città solo per lavorare ma anche per vivere bene.

Anonimo ha detto...

Vediamo di parlare di cose concrete e non chiacchere, o illusioni:
1 le piste ciclabili
2 i mezzi pubblici
3 traffico/inquinamento

1 a mio parere le migliori soluzioni sono 2, a si fanno sui marciapiedi, alcuni sono enormi quindi lo spazio c'e, b si fanno in strada in entrambi i casa devono essere protette da barriere metalliche, senno si muore.
2 i mezzi sono vecchi,mettere impianti metano/gpl costano poco inquinano poco.piu piccoli, massimo lunghezza classica e pure i tram piu piccoli.Corsie preferenzialio meglio fissate a destra o centro ma con limiti metallici come sempre.
3 la gente capisce solo le cifre e meglio se a fianco vedono il simbolo €, sia che esso sia una spesa(multa o spesa fissa o variabile) sia che sia incentivo/premio/sconto/guadagno/risparmio
ecopass elevato alla potenza, sbarramento ai soli gpl e metano, niente euro n, la benzina/gasolio inquinano.
si incentiva l'uso dei mezzi solo levando spese pesanti sull'auto:bollo,revisione,manutenzione
sconto carburanti(sempre gpl/metano)
altrimenti si diventa tutti come i filobus(90/91) si cammina piano, si
scagliona il traffico, si evitano incidenti, si risparmia, meno inquinamento, meno manutenzione e chissa quante altri fattori positivi.
leggevo che in germania per abbassare il pm 10 di pulivano spesso le strade, ok piantiamo sui lampioni delle fontanelle come quelle antincendio cosi spruzzano un po d'acqua..ma mi ricordo sempre quando nevicava che la neve diventava grigia, nera anche..e se fosse artificiale e con proprieta superiori di assorbimento?o comunque sparata come in montagna?
di idee ne e pieno il mondo, ma purtroppo se chi comanda non fa un cavolo, allora andremo presto verso il baratro dell'oblio.
grazie
ciao a tutti

Unknown ha detto...

Gentile Assessore

Sono uno studente di matematica.

Una breve premessa e poi Le porgo una domanda.

Cinquant'anni fa i soldi spesi dalla collettivita' per spostarsi erano pochi, assolutamente non sufficienti per far girare un buon servizio di trasporto pubblico. Chi aveva la possibilita' acquistava una automobile e gli altri si arrangiavano, spesso andando a piedi.
Ora i soldi spesi dalla collettivita'per gli spostamenti nell'intero Comune di Milano sarebbero sufficienti per far funzionare un ottimo servizio di trasporto pubblico.

Sono necessarie due condizioni:

a)che i soldi spesi per gli spostamenti convergano sul trasporto pubblico.

b)che le strade non siano trafficate.

Questo si puo' ottenere vietando il traffico privato.

Sarebbe certo necessario concedere dei permessi in numero diverso a seconda della categoria.

Il divieto potrebbe entrare in vigore cinque anni dopo l’approvazione dello stesso; questo intervallo di tempo è necessario per organizzare i servizi e predisporre le infrastrutture necessarie per soddisfare le esigenze di mobilità di ciascuno.

Adesso non ho lo spazio per elencarle, ma le nuove strade che si aprirebbero sono immense: mi piacerebbe discuterne con lei.

Ne scrivo una a titolo d'esempio:
Per rendere efficiente il trasporto pubblico su gomma anche all’ esterno del Comune di Milano, si potrebbe riservare, in certi tratti e in certe fasce orarie, una corsia di tangenziale/autostrada al trasporto pubblico.
Tale provvedimento avrebbe molteplici effetti positivi:
a) la portata della tangenziale/autostrada aumenterebbe. In ogni corsia il numero di persone che attualmente transita ogni minuto è inferiore a 50 unità, ciò significa che se passassero anche solo 4 pullman al minuto la potenziale portata della corsia raddoppierebbe.
b) chi utilizza tali strade per entrare a Milano, sarà incentivato ad abbandonare il mezzo privato il prima possibile, per procedere più velocemente sul mezzo pubblico. Ciò evita che tutte le automobili che oggi entrano a Milano, si accumulino al confine del divieto.
c) se un maggior numero di persone transita su una corsia, nelle altre si ha una diminuzione del traffico e ciò crea benefici anche al trasporto merci e a chi non è diretto a Milano e non può rinunciare al mezzo privato


Perche' non si elabora un progetto che parti dal presupposto che sia lecito vietare il mezzo privato per garantire il fondamentale diritto alla salute e una migliore mobilita' e sicurezza?

Cordiali Saluti

Alessandro Giovannini

Anonimo ha detto...

Gentile Assessore,
l'unica cosa davvero importante, a Expo aggiudicato, credo sia la costituzione di una cabina di regia su trasporti e mobilità composta da professionisti competenti in materia. Si selezionino le persone in base alle competenze, al curriculum, e non soltanto in base alle conoscenze o convenienze. Esistono numerosi enti che si occupano a vario titolo di mobilità e trasporti, ma non sono messi a sistema: MM (Metropolitana Milanese), AMA (Agenzia Mobilità e Ambiente), Istituto IRER, CERTET (Bocconi), Centro Studi PIM, oltre a singoli professionisti nel Politecnico, purtroppo sparsi in vari Dipartimenti. Auspico che questa sia l'occasione per concentrare le risorse e creare un polo di eccellenza che si occupi in modo rigoroso e scientifico di ricerca applicata sui sistemi di trasporto, usando i canoni che la SIDT (Società Italiana Docenti di Trasporto) sta da tempo definendo e cercando di proporre in diverse realtà accademiche. Possa essere Milano il banco di prova per l'applicazione concreta dei principi che stanno alla base della teoria dei sistemi di trasporto, che al momento sono o ignorati o applicati in maniera non sistemica.
Con viva cordialità e molti auguri.

Anonimo ha detto...

Gentile assessore,
perche' nei piani di future linee metropolitane non si vede mai un tracciato "circolare"?
I benefici di una tale linea mi paiono ovvi, nel completare una rete prevalentemente "a stella" come quella attuale, sia a livello di mobilita' interna, sia per intercettare meglio i flussi entranti e uscenti (nodi di scambio con stazioni FS e FNME "esterne" come bovisa , greco, lambrate, ecc.).

Segue un esempio di possibile percorso con alune fermate (per dare un idea), con segnati gli interscambi e alcune corelate strutture di interesse, elencato in senso antiorario a partire da nord-ovest.

Bovisa [FNME, passante, Politecnico]
Niguarda [gialla?, Ospedale]
Bicocca [FS, Universita' B.]
Gorla o Turro [rossa]
Via Padova
Lambrate [FS, verde, Poli, citta' studi]
P.le Gorini [citta' studi]
Vittoria [FS, passante]
Viale Umbria/P.le Libia
Porta Romana [rossa]
Via Sarfatti [Bocconi]
Romolo [verde]
San Cristoforo [FS]
Via Lorenteggio/P.zza Frattini
Primaticcio o Bande nere [rossa]
San Siro [stadio]
Lampugnano [rossa, parcheggio]
Villapizzone [FS, passante]
Bovisa


So bene che in alcuni tratti e' praticamente coincidente con la linea ferroviaria che da greco pirelli va a san cristoforo, ma i tempi di percorrenza e la frequenza non sarebbero paragonabili.


Saluti.

Blogger ha detto...

Hi.
I don´t speak Italian, but I understand a little bit of Italian.
Very interesting blog.

Rafael,
Brazil - http://quotidienlife.blogspot.com

Anonimo ha detto...

@Rafael: é incrivel que esta alguem que le este blog tambem no Brasil! Obrigada pela curiosidade :) eu sou de Milao, da faculdade dos organizadores desta iniciativa, e a achei otima!